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Nel 2018 si è stimato che nel 95% delle famiglie, un bambino di età inferiore agli 8 anni possiede uno smartphone.

La Società Italiana di Pediatria ha deciso di mettere nero su bianco una serie di raccomandazioni per evitare i numerosi effetti collaterali di un’esposizione eccessiva a dispositivi multimediali; tra gli effetti collaterali, i più segnalati sono le interferenze sullo sviluppo neurocognitivo, l'apprendimento, il benessere, la vista e l'ascolto, le funzioni metaboliche e cardiologiche.

L’uso massiccio di queste tecnologie può abbassare la tolleranza alla fatica, alla frustrazione ma soprattutto alla noia. Se prima il bambino era abituato a un certo tempo di attesa per ottenere ciò che desiderava, adesso vive in un mondo dove, grazie ai telefoni, si ottengono risorse infinite col minimo sforzo.

Se gli occhi dei bambini sono impegnati da uno schermo non possono dedicarsi al contatto visivo, all’attenzione visiva congiunta e allo sguardo reciproco con i pari o gli adulti di riferimento, creando meno interazioni verbali e non verbali, distraendo dalle interazioni genitore-figlio e dal gioco del bambino.

Mentre un gioco non strutturato contribuisce a creare abilità linguistiche, cognitive e socio-emotive, la concentrazione sul piccolo schermo rende difficile lo sviluppo di sentimenti di empatia e la gestione delle emozioni. Una ricerca del 2010 ha dimostrato un collegamento tra esposizione eccesiva alla televisione e ribasso dei punteggi in matematica e attenzione.

L’uso dei Dispositivi multimediali, può avere ripercussioni anche sul sonno a causa dell’esposizione a luce intensa e contenuti stimolanti, la presenza della TV in camera da letto è collegata a una ridotta qualità del sonno (incubi, terrori notturni, parlare nel sonno) nei bambini tra 1 e 4 anni.

Dal punto di vista più strettamente fisico inoltre, si osservano affaticamento e irritazione oculare a causa della distanza ravvicinata a cui ci costringono i piccoli schermi; mal di testa, dolore a collo e spalle collegati alla postura scorretta oltre a un aumento del peso corporeo e comportamenti alimentari sbagliati.

Da non sottovalutare inoltre, la forte dipendenza che potrebbe seguire a un uso incontrollato di queste tecnologie, creando un bisogno sempre più grande dell’utilizzo dell’oggetto e tensioni e sensazioni di malessere quando questo viene tolto.

Come tutte le cose, però, non va demonizzato l’oggetto in quanto tale perché, utilizzato correttamente, può portare dei benefici e aiutare a sviluppare delle capacità. I bambini che usano dispositivi elettronici si sono rivelati più pronti all’avvio, hanno un campo di conoscenze che può essere ampliato grazie alla facilità di accesso tramite internet e, soprattutto, questi device possono essere usati come ausili per bambini con difficoltà.

I consigli della società italiana di pediatria sono di evitare assolutamente di usare cellulari e tablet almeno fino ai 2 anni e, anche dopo, durante i pasti, almeno un’ora prima di andare a dormire e come “ciuccio emotivo”.

Tra i 2 e i 5 anni si consiglia di non usare dispositivi elettronici oltre un’ora al giorno, che possono diventare due tra i 5 e gli 8 anni.
L’indicazione generale è quella di limitare l’uso a momenti di calma e non usare il cellulare per indurre tranquillità o evitare l’attesa, inoltre sarebbe bene che i bambini usassero solo applicazioni educative che siano adatte per contenuti ed età e che siano state prima testate dal genitore.

Si consiglia inoltre che i bambini condividano i dispositivi degli adulti, non avendone uno di proprietà, per favorire l’interazione e l’apprendimento e rendendo più partecipe possibile la famiglia.

Il consiglio più importante per i genitori, però, è quello di limitare anche loro stessi l’uso di questi dispositivi perché, si sa, i bambini sono imitatori e se hanno un buon modello sarà più facile per tutti. Se vuoi saperne di più sugli effetti positivi e negativi che i dispositivi multimediali possono avere sul tuo bambino, puoi chiedere a un professionista dell’età evolutiva che potrà consigliarti anche attività alternative adeguate all’età.

“Media devices in pre-school children: the recommendations of the Italian pediatric society”
Bozzola et al. Italian Journal of Pediatrics (2018)

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